Scade il 1° marzo il termine per inviare la domanda di certificazione del requisito di accesso per la pensione anticipata dei lavoratori precoci.
La presentazione tardiva delle domande potrebbe far incorrere il lavoratore a una eventuale insufficienza delle risorse finanziarie stanziate.
Chi sono i lavoratori precoci
Quelli iscritti alle casse di previdenza che hanno iniziato a lavorare prima del compimento dei 19 anni.
Bisogna:
- avere almeno 1 anno di contribuzione effettiva antecedente al 19° anno di età;
- essere disoccupati o disabili gravi o caregivers o addetti ad attività usuranti o a mansioni gravose.
Casi rientranti tra i lavoratori precoci
Disoccupati
A seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale. Inoltre devono aver integralmente beneficiato e concluso da almeno 3 mesi la percezione dell’indennità di disoccupazione.
Disabili gravi
Devono essere disabili con invalidità superiore o uguale al 74%, accertata dalle competenti commissioni mediche per il riconoscimento dell’invalidità civile.
Caregivers
Devono assistere, al momento della richiesta, e da almeno 6 mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità, ovvero un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto 70 anni oppure siano affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.
Addetti ad attività usuranti
Attività particolarmente faticose e pesanti, tipo addetti alla linea catena, lavoratori notturni, conducenti di veicoli di capienza complessiva non inferiore a nove posti, adibiti al trasporto collettivo.
Addetti ad attività gravose
Devono aver svolto attività lavorativa gravosa per almeno 7 anni negli ultimi 10 anni di attività lavorativa, ovvero, per almeno 6 anni negli ultimi 7 anni di attività lavorativa e rientrare in una delle seguenti categorie di lavoratori dipendenti:
1. operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici;
2. conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
3. conciatori di pelli e di pellicce;
4. conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
5. conduttori di mezzi pesanti e camion;
6. personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
7. addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;
8. insegnanti della scuola dell’infanzia ed educatori degli asili nido;
9. facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati;
10. personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia;
11. operatori ecologici ed altri raccoglitori e separatori di rifiuti;
12. operai dell’agricoltura, della zootecnia e della pesca;
13. pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare, dipendenti o soci di cooperative;
14. lavoratori del settore siderurgico di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature.
15. marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini e in acque interne.